Il segretario della Cgil al termine dell’incontro convocato a Palazzo Chigi da Mario Draghi: “L’obbligo però si stabilisce per legge, è una valutazione che deve fare il governo” “Non abbiamo nulla in contrario all’estensione del green pass, ma non può diventare uno strumento usato dalle imprese per discriminare e licenziare. Contemporaneamente, abbiamo ribadito che in ogni caso, anche se i lavoratori sono vaccinati e con il green pass, bisogna sempre mantenere tutte le norme di sicurezza previste dai protocolli in questo senso, il che vuol dire la mascherina, il distanziamento e vuol dire la sanificazione”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini al termine dell’incontro convocato a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio Mario Draghi sul green pass per i lavoratori, incontro al quale hanno partecipato anche i leader di Cisl e Uil. Landini ha voluto sottolineare che la Cgil è “disponibile naturalmente a migliorare i protocolli e la sicurezza, ma per noi – ha aggiunto – non esiste nessun accordo sindacale che possa sancire l’obbligo del vaccino, perché in una materia di questa natura l’obbligo può essere stabilito solo da una norma legislativa che finora è stata fatta per alcuni lavoratori del settore della sanità. Questa – ha aggiunto – è una valutazione che deve fare il governo. Noi abbiamo colto l’occasione per dire che esiste un problema sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, perché purtroppo si continua a morire per incidenti, per infortuni anche con la mascherina”. La Cgil ne ha “approfittato” per porre altre due questioni. Una riguarda il ritiro dei licenziamenti delle multinazionali (“hanno aperto procedure in modo inaccettabile e irrispettoso, non solo nei confronti dei lavoratori, ma anche del governo stesso e delle istituzioni”); l’altra è la richiesta di una verifica sui progetti di investimento previsti dal Pnrr. Temi sui quali il governo, ha riferito Landini, si è impegnato a proseguire il confronto tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Nel frattempo “l’obiettivo di estendere la vaccinazione – ha concluso il leader della Cgil rispondendo alle domande dei giornalisti – per noi rimane centrale ed è fondamentale, perché il virus si sconfigge proprio in questa direzione”.