Venerdì 25 maggio, i lavoratori del Gruppo Fontana-Sodecia, che impiega 230 addetti tra i due stabilimenti di Chivasso e Settimo ed è attivo nel settore dello stampaggio per automotive, si sono fermati per quattro ore di sciopero. L’adesione alla mobilitazione è stata del 95%, con i lavoratori che hanno dato vita a un presidio davanti ai cancelli del Polo Industriale di Chivasso (ex Lancia) e dello stabilimento di Settimo.
L’agitazione è stata motivata dal rifiuto dell’azienda di riconoscere per quest’anno il premio di risultato. L’azienda infatti, che si trova in concordato preventivo, è stata acquisita dalla multinazionale portoghese Sodecia grazie anche all’impegno dei lavoratori, che hanno continuato a lavorare per salvarla dal fallimento anche in condizioni di sicurezza precarie, tanto che da gennaio ad oggi si contano 14 infortuni sul lavoro (di cui uno grave, che ha richiesto un intervento chirurgico).
Luca Pettigiani, della Fiom-Cgil, e Francesca Melagrana, della Fim-Cisl, «Abbiamo chiesto all’azienda di riflettere sul proprio rifiuto perché, pur tenendo conto delle difficoltà che sta ancora attraversando, riteniamo necessario dare un riconoscimento ai lavoratori per il fondamentale contributo fornito in questi per salvare il Gruppo».