La FIOM-CGIL rende noto che oggi giovedì 28 febbraio le lavoratrici ed i lavoratori della Mopar di Volvera (sito logistico di FCA) al termine dell’assemblea sindacale di questa mattina hanno incrociato le braccia.
La protesta nasce dalla situazione industriale di FCA che mette a rischio i posti di lavoro e dalla rottura della trattativa sul Contratto collettivo.
Oltre l’85% delle lavoratrici e dei lavoratori hanno aderito allo sciopero che si protrarrà fino alle fine dei turni.
In FCA la paga base è bloccata da molti anni, i salari sono più bassi degli altri metalmeccanici, il sistema dei premi aziendali dà scarsi risultati e non si riconosce ai delegati il ruolo e la possibilità di rappresentare operai e impiegati delle aziende del Gruppo relegandoli a meri esecutori di un programma già scritto.
Edi Lazzi segretario provinciale della FIOM-CGIL e Bruno Ieraci responsabile della MOPAR per la Fiom Cgil dichiarano:
“Il piano industriale presentato da FCA è insufficiente e non offre garanzie per i lavoratori: servono maggiori investimenti e un maggiore impegno della proprietà per gli stabilimenti torinesi, che acceleri i tempi di uscita di nuovi modelli con nuove motorizzazioni in grado di aggredire il mercato. A Torino siamo al disastro annunciato, gli stabilimenti CARROZZERIA e MASERATI sono fermi e tutti i settori di Mirafiori stanno facendo cassa integrazione. Anche le aziende dell’indotto iniziano ad avere problemi. Avevamo detto che saremo andati avanti e dove ci fossero state le condizioni dichiarato lo sciopero e così abbiamo fatto.
Adesso il Governo faccia la sua parte, convochi un tavolo con la proprietà Agnelli / Elkann e le organizzazioni sindacali perché stiamo arrivando a un punto critico che potrebbe mettere in discussione la permanenza del settore automotive nel nostro Paese”.
Torino, 28 febbraio 2019 Ufficio stampa Fiom Cgil Torino