COMUNICATO STAMPA
La Fiom Cgil di Torino rende noto che oggi 4 marzo 2021 si è tenuto un incontro tra la Direzione di SKF INDUSTRIE S.p.A. e le Organizzazioni sindacali sul piano “MANUFACTURING ITALIA: SVILUPPI FUTURI” che prevede un importante investimento di 60 milioni di euro in Italia con la costruzione di un nuovo stabilimento produttivo di cuscinetti “precisi” presso il sito di Airasca (TO).
L’operazione si concluderà entro la fine del 2023 e il piano presuppone che gli attuali stabilimenti di produzione cuscinetti precisi allocati a Villar Perosa (TO) e Pianezza (TO) confluiranno, con tutti i dipendenti attualmente in forza, nella nuova fabbrica.
L’operazione va in controtendenza rispetto al piano europeo di SKF che ha chiuso – e prevede entro il 2025 di chiudere – diverse fabbriche in vari paesi europei.
Inoltre l’Azienda ha dato disponibilità a costituire un’apposita commissione tra Azienda e RSU con il compito di affrontare e risolvere le problematiche che sorgeranno durante il trasferimento.
Edi Lazzi, segretario generale della Fiom di Torino, Pino Lo Gioco e Toni Inserra responsabili dei siti SKF nazionali e locali dichiarano: «è un’ottima notizia per il nostro territorio che in questi anni ha pagato un prezzo altissimo a causa della crisi sia in termini di perdita occupazionale che di aziende che hanno chiuso cessando definitivamente l’attività produttiva. Questo piano rafforza e consolida il sito di Airasca come principale stabilimento SKF in Italia facendolo diventare uno delle eccellenze produttive per il mercato EMEA nella produzione dei cuscinetti “precisi”. Apprezziamo la decisione di SKF di investire a Torino: l’esperienza industriale non ci manca, abbiamo le competenze e il saper fare delle lavoratrici e dei lavoratori che sono tra i migliori al mondo nel manifatturiero. Altre aziende dovrebbero seguire questo esempio. Le RSU dei siti coinvolti e presenti all’incontro hanno apprezzato la disponibilità aziendale ad affrontare le problematiche che emergeranno durate il percorso di trasferimento.
Torino, 4 marzo 2021 Ufficio stampa Fiom Cgil Torino