COMUNICATO STAMPA
“Domani venerdì 26 marzo saremo al presidio sotto il Mise, convocato dalle segreterie nazionali di FIM-FIOM-UILM, in cui saranno presenti anche i delegati delle aziende in crisi del settore dell’aerospazio civile provenienti da Liguria, Campania e Puglia, le Regioni maggiormente impattate dalla crisi.
Il perdurare e il riacutizzarsi della fase pandemica, continua a determinare la crisi delle produzioni del trasporto aereo civile nel nostro Paese persiste da oltre un anno.
Le aziende stanno assumendo decisioni e determinando scelte che tendono a ridurre i perimetri industriali nel settore, e non solo nelle aziende dell’indotto si respira un aria di crisi strutturale.
Il precedente Governo e quello attuale non hanno mai aperto un tavolo al Mise con le parti sociali, nonostante le reiterate sollecitazioni, e ad oggi anche i tavoli di crisi già aperti (Piaggio Aerospace e DEMA) non vedono convocazioni, alla luce anche delle imminenti scelte industriali che li riguarderanno. L’unica vicenda che sembra avere un ritorno mediatico e un tavolo aperto al Mise, peraltro indispensabile per il Paese, risulta essere quello di Alitalia.
Per la FIOM-CGIL non si può pensare di avere una compagnia di bandiera senza un tessuto industriale legato alla produzione, alle manutenzioni e ai servizi correlati nel nostro Paese. Nel Recovery Fund il Governo deve prevedere le risorse necessarie per l’industria dell’aerospazio civile, che è fatta di produzioni, indotto, manutenzioni e automazioni per gli scali aeroportuali. Lo Stato ha il dovere di salvaguardare l’intera filiera dell’industria del trasporto civile, con un supporto diretto nelle imprese in crisi, anche attraverso un ingresso nel capitale sociale ove necessario.
La crisi più importante dal dopoguerra ad oggi nel settore va affrontata insieme con le parti sociali (Governo, Sindacato e Aziende) e non lasciata ad una gestione unilaterale, che porterebbe ad un epilogo già scritto: dismissioni e ridimensionamento delle attività nei settori.
La FIOM-CGIL è impegnata in un confronto quotidiano, con le rappresentanze sindacali aziendali e i lavoratori, nella gestione delle crisi sul territorio nazionale, ma la stessa lo ritiene insufficiente senza un coinvolgimento di tutti gli attori in campo a partire dal Governo.
Va aperto al più presto un tavolo di crisi del settore al Mise presieduto dalla Presidenza del Consiglio, che metta a confronto imprese, sindacati e istituzioni per ricercare soluzioni e sostegni adeguati per l’intera filiera del settore”.
Lo dichiara Claudio Gonzato coordinatore per la FIOM per il settore aerospazio e difesa
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 25 marzo 2021