“La Fiom lancia una campagna di assemblee e iniziative, in presenza ed in video-conferenza, per i lavoratori degli stabilimenti FCA, CNHi, Magneti Marelli e della componentistica. L’obiettivo è il rilancio del settore automotive per la salute, l’occupazione e l’ambiente.
L’automotive vive una fase di forti cambiamenti anche in relazione con i possibili impatti della fusione tra Fca e Psa. Occorre affrontare la transizione ecologica e l’emergenza sanitaria tutelando l’industria dell’automotive, l’occupazione e il salario.
E’ essenziale raggiungere con il Governo un accordo al termine di un tavolo negoziale per realizzare un piano industriale e occupazionale strategico.
Le proposte della Fiom si incentrano su investimenti pubblici e privati per produrre servizi e una mobilità digitalizzata ed eco-compatibile. Questo cambiamento si può realizzare solo investendo sull’occupazione attraverso la formazione, il ricambio generazionale, la rimodulazione dell’orario di lavoro compresa la sua riduzione, e l’utilizzo degli ammortizzatori sociali.
Inoltre, per realizzare l’obiettivo di innovare la mobilità è necessario prevedere incentivi maggiori per i redditi più bassi e i rinnovi delle flotte pubbliche per ridurre le emissioni favorendo la produzione di auto ibride ed elettriche. Infine, è strategico per il futuro del settore investire per una leadership nella ricerca, sviluppo e produzione delle batterie e dell’idrogeno, a partire dagli investimenti sul polo torinese e prevedere un piano di transizione per le produzioni di motori diesel.
Per fronteggiare l’emergenza sanitaria è indispensabile potenziare i comitati aziendali, investire nella prevenzione e nello screening anche attraverso i tamponi rapidi, contrattare il lavoro agile e coinvolgere gli enti locali per garantire il trasporto pubblico in sicurezza.
Riteniamo sia necessario mobilitarsi per affrontare l’emergenza pandemica, consolidare e rilanciare il settore dell’automotive, punto strategico del futuro occupazionale dell’industria nel nostro Paese”.
Lo dichiarano Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e Simone Marinelli, coordinatore nazionale per la Fiom-Cgil
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
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