Mercoledì 3 ottobre, nel corso dell’incontro in Regione, la curatela fallimentare di Comital ha confermato che il bando che scadeva ieri non ha visto la presentazione di alcuna offerta. Dato che però ci sono interessamenti concreti l’orientamento è quello di proporre un nuovo bando con scadenza a gennaio.
La prossima settimana la curatela fallimentare, insieme alla Regione, sarà al ministero per verificare la possibilità di chiedere, in base al decreto approvato nei giorni scorsi dal governo, la cassa integrazione, sospesa dal 13 giugno in occasione della dichiarazione di fallimento. Tra l’altro nel dubbio, in modo per lo meno affrettato, il fallimento ha avviato le procedure di licenziamento collettivo.
Un prossimo incontro dovrebbe svolgersi il 10 ottobre.
Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, e Julia Vermena, responsabile Comital per la Fiom-Cgil torinese, dichiara: «I lavoratori sono allo stremo e la cassa integrazione è uno strumento indispensabile per gestire una situazione che altrimenti rischia di diventare ingovernabile. Dopo le garanzie arrivate pubblicamente dal governo, un impasse su questo versante non è neanche immaginabile: il governo non può smentire sé stesso. La cassa serve ai lavoratori per sopravvivere e alla curatela per accompagnare il periodo previsto dal nuovo bando perché eventuali offerte si formalizzino al fine di garantire un futuro industriale per lo stabilimento di Volpiano e i lavoratori».