Dana Graziano: i cali di mercato colpiscono negativamente fatturato e redditività, con ripercussioni anche sul premio annuo; giudizio negativo di Fim, Fiom e Uilm
10 Marzo 2021
Nell’incontro tenutosi ieri in videoconferenza, la Direzione di Dana Graziano ci ha riferito che procede senza imprevisti l’applicazione, a Luserna, dell’intesa dell’11 gennaio 2021. L’aggiornamento al 28 febbraio fa registrare 12 trasferimenti verso Rivoli, 1 trasferimento in altro stabilimento, 5 dimissioni incentivate, a cui si aggiungono ulteriori 6 colloqui, in corso di svolgimento, finalizzati a trovare l’accordo per l’uscita volontaria.
Inoltre, la Direzione aziendale ha dichiarato che la emergenza sanitaria ed economica, scatenatasi nel 2020 ha influito negativamente sul fatturato, con poco più di 300 milioni di dollari di vendite a fronte dei circa 370 preventivati. Tale condizione ha prodotto riflessi negativi sulla redditività dei 5 stabilimenti italiani di Dana Graziano, con ripercussioni sul premio di risultato, poiché l’EBITDA è sceso al 2,5%, abbondantemente sotto il budget previsionale, ma soprattutto sotto il valore minimo previsto per l’erogazione del premio medesimo.
Il 2021 risulta essere in crescita rispetto al 2020, ma con valori inferiori rispetto al budget precedente annunciato. In ogni caso gli investimenti proseguiranno anche nel 2021, senza interruzione, con valori di circa 10 milioni di dollari, investimenti relativi a nuovi prodotti di particolare importanza, collegati al processo di elettrificazione che sono in fase di lancio produttivo.
Il management ha illustrato un programma di riorganizzazione di alcune lavorazioni a Bari e a Rivoli, secondo cui alcuni prodotti con margine negativo non saranno più prodotti a Bari, con ricadute per circa 20 lavoratori in meno, questo nella prima fase, ed ulteriori 50 lavoratori in meno nella seconda fase. Per compensare le ricadute occupazionali del processo di riorganizzazione, da Rivoli a Bari saranno trasferiti alcuni sottogruppi, per un equivalente di 10 lavoratori oltre ai 15 già implicitamente previsti in ragione del trasferimento di alcuni codici. Per effetto di questa nuova organizzazione, secondo la direzione aziendale, lo stabilimento di Bari diventerà, progressivamente, il punto di riferimento per il segmento frizioni. Infine, ci è stato comunicato che il management sta valutando l’outsourcing per il ricevimento e la spedizione delle merci negli stabilimenti, attività che ora vedono impegnati circa 22 lavoratori.
Le Organizzazioni Sindacali Nazionali, hanno espresso valutazioni complessive sulle comunicazioni aziendali, ed in particolare:
• hanno espresso un giudizio negativo sulla comunicazione aziendale in merito alla parte del premio collegata all’EBITDA, per la quale l’azienda ha dichiarato di voler corrispondere un valore pari a zero. I dipendenti del Gruppo Dana hanno pagato un prezzo salato per effetto della pandemia, subendo la cassa integrazione e la riduzione dei ratei, ma nel contempo, hanno dimostrato sensibilità profondendo uno sforzo straordinario, accettando le dovute flessibilità, per creare le condizioni per il recupero di efficienza e di produttività, e non meritano di subire un’ulteriore salasso per effetto del mancato pagamento del premio;
• hanno chiesto, una verifica sugli accorgimenti da prendere, anche da un punto di vista formale, per non mettere a rischio la detassazione sul premio, tenuto conto del periodo di ultrattività;
• hanno chiesto la rapida convocazione dei tavoli territoriali per analizzare, nel dettaglio, il piano degli investimenti, valutare gli effetti sui singoli stabilimenti e ponderare la ricaduta occupazionale. Abbiamo ribadito, unitariamente, che qualsiasi operazione di accompagnamento alla pensione dev’essere collegata ad un’analisi preventiva sull’occupazione, che tenga conto dell’esigenza della salvaguardia dei livelli occupazionali, della stabilizzazione dei giovani attingendo, prioritariamente, alle risorse dei cosiddetti bacini.
La riunione si è conclusa con un giudizio di insoddisfazione, da parte della delegazione sindacale, rispetto alla chiusura aziendale, sul tema della correzione dei parametri del premio di risultato. Unitariamente, è stato richiesto un supplemento di disponibilità che l’azienda ha dichiarato di non essere in grado di soddisfare.
A sostegno delle richieste sindacali, sia in materia industriale e occupazionale sia in in materia di premio, si proclamano 4 ore di sciopero da articolare a livello territoriale.