COMUNICATO STAMPA
“È necessario che la Presidenza del Consiglio e il Ministero dello Sviluppo Economico entrino nella partita della fusione tra FCA e Renault per impedire che il peso politico determini il naufragio del negoziato.
Negoziato che FCA sta conducendo in assenza di un confronto con i sindacati.
La Fiom chiede che il governo italiano favorisca verso il governo francese la riapertura del negoziato partendo da un punto irrinunciabile per i lavoratori e i rispettivi Paesi: il mantenimento dell’occupazione in Italia e in Francia.
L’eventuale fusione, nelle intenzioni delle rispettive proprietà, creerà valore per gli azionisti; ma la Fiom rivendica che aziende e governi garantiscano occupazione e lavoro. È obiettivo della Fiom di aprire un confronto con i sindacati italiani e poi con quelli francesi per stabilire posizioni comuni: sarebbe un danno enorme per i lavoratori che governi e sindacati si dividano accettando l’idea che la fusione possa prevedere riduzione dell’occupazione. La fusione deve servire ad avere più risorse per gli investimenti in innovazione e produzione e l’implementazione dei mercati. Non può accadere che FCA e Renault si uniscono e i lavoratori vengano divisi. I lavoratori hanno già pagato e continuano a pagare un prezzo: è ora che gli investimenti sui nuovi modelli e le nuove motorizzazioni, dall’ibrido all’elettrico, siano realizzati”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 6 giugno 2019