Metalmeccanici. Re David (Fiom): contratto nazionale per salario e occupazione
17 Settembre 2020
“Dopo mesi di sospensione della trattativa, a causa della pandemia Covid-19, è ripartito oggi il confronto con Federmeccanica e Assistal per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, a partire dal tema della salute e della sicurezza.
La trattativa è iniziata il 5 novembre del 2019 e non è mai decollata.
I metalmeccanici durante il lockdown hanno avuto un ruolo fondamentale e hanno determinato in modo significativo il lavoro in sicurezza ridisegnandone le regole.
Lavorare e garantire la sicurezza ha reso e rende più faticose le prestazioni di lavoro. Inoltre, i metalmeccanici hanno pagato un prezzo molto alto in termini di salario con le tante ore di cassa integrazione che sono state effettuate. Per questo non possiamo condividere una valorizzazione economica sul tavolo della trattativa dei costi sostenuti dalle imprese sulla sicurezza ai tempi del Covid-19.
Come Fiom oggi abbiamo ribadito le richieste contenute nella piattaforma di estendere la regolamentazione sui break formativi e sui quasi infortuni a tutte le imprese metalmeccaniche e abbiamo chiesto di valorizzare il ruolo svolto durante la pandemia dai comitati aziendali.
Il rinnovo del Ccnl dei metalmeccanici è una sfida importante e l’occasione per dare una spinta in avanti all’innovazione e alla competitività del nostro sistema industriale, garantendo salario, occupazione e diritti a tutti i lavoratori metalmeccanici, contrastando in questo modo l’incertezza che colpisce il mondo del lavoro.
È per tali ragioni che la questione salariale e la richiesta di incremento dei minimi contrattuali è al centro di questo rinnovo contrattuale. Rinnovamento significa valorizzazione del lavoro, non la sua svalorizzazione. Un contratto senza salario è impensabile”.
Lo dichiara in una nota Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil