La sentenza della Corte Costituzionale del 22 luglio 2022 dopo le due pronunce del 2018 e del 2020, impone di sanare la ferita determinata dal far west aperto dal Jobs Act nel mondo del lavoro. In un momento di grande instabilità economica e sociale, riteniamo necessario ripristinare la certezza del diritto per le lavoratrici e i lavoratori e la civiltà giuridica del nostro Paese.
Il Jobs Act ha cancellato diritti, e contrariamente a quanto affermato da chi lo ha fortemente voluto, non ha favorito l’occupazione. E’ ora di rispettare i principi costituzionali, di reintrodurre l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e di tornare ad applicare la civiltà del lavoro.
(Comunicato Stampa)
Il Jobs Act ha cancellato diritti, e contrariamente a quanto affermato da chi lo ha fortemente voluto, non ha favorito l’occupazione. E’ ora di rispettare i principi costituzionali, di reintrodurre l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e di tornare ad applicare la civiltà del lavoro.
(Comunicato Stampa)